RITA MASCIALINO: MANIFESTO DELLA CRITICA CINEMATOGRAFICA
MANIFESTO DELLA CRITICA CINEMATOGRAFICA
Autrice Rita Mascialino (Genova GE)
Conduttrice della Rubricadi Criticica Cinematografia ‘LA SETTIMA ARTE’, in: Rivista Culturale «Lunigiana Dantesca» (Dir. Mirco. Manuguerra), N. 170, Anno XIX, CLSD – Centro Lunigianese di Studi Danteschi – vedi anche www.ritamascialino.com )
1.Homo sapiens è l’uomo per il quale tutto significa e che tutti i fenomeni vuole capire sul piano universale dell’oggettività specie-specifica, anche del significato oggettivo del fenomeno artistico.
2.Il Cinema o Settima Arte è una manifestazione del fenomeno artistico.
3.Il Cinema in quanto manifestazione del fenomeno artistico è dotato di significato oggettivo che può essere identificato e compreso secondo Metodi e Teorie specifiche.
4.L’illusione che le varie arti, Cinema compreso, non abbiano significato oggettivo in sé e acquisiscano significato grazie alla reazione esegetica di ciascun fruitore secondo l’insieme maggiore del Metodo delle libere interpretazioni, dà alla presenza del fenomeno artistico nella civiltà umana la qualità dell’insensatezza, dell’inutilità.
5.Il Metodo focalizzato sulla reazione dei fruitori nelle libere interpretazioni del significato dei Film basate su intuizioni naïf non falsificate capillarmente dà come frutto esegetico l’invenzione più o meno totale del significato dei Film secondo la personalità dei fruitori e non attinge il significato oggettivo dei Film prodotto all’interno della personalità degli Artisti.
6.Il fruitore non specialista dei Film non è obbligato ad attingere il significato oggettivo dei Film e può ricevere qualche effetto positivo di catarsi attraverso la visione dei Film limitandosi al Metodo delle libere interpretazioni basate sul suo vissuto soggettivo, sulle sue intuizioni non falsificate.
7.La Critica Cinematografica relativa al significato dei Film che si limiti a spiegare il significato dei Film secondo il Metodo delle libere interpretazioni non falsificate come avviene per il fruitore non specialista, sta sullo stesso piano esegetico su cui stanno i fruitori non specialisti e non si distingue da essi, divenendo presenza culturale inutile.
8.La Critica Cinematografica dei Film non può fermarsi al Metodo delle libere interpretazioni dei Film basate sulle intuizioni non falsificate per attingere il significato dei Film, bensì deve andare oltre il livello esegetico naïf per attingere il significato oggettivo dei Film quanto più profondamente possibile.
9.La Critica Cinematografica dei Film relativa al significato dei Film deve spiegare il significato dei Film secondo l’intreccio dei quattro livelli mentali fondamentali: conscio, inconscio, esplicito e implicito intrinseci a quanto espresso in ciascun Film e dare l’interpretazione del significato dei dati raccolti in base a ipotesi tracciate e falsificate in dettaglio, finché l’interpretazione sia coerente nel suo schema fondamentale e in tutti i dettagli possibili.
10.Qualsiasi ricerca culturale sul Cinema attuata con qualsiasi Metodo e Teoria non può prescindere dalla Semantica dei Film come punto di partenza obbligato, dal loro significato in sé immanente all’opera ottenuto come al N. 9, questo per non rischiare di essere campata in aria o di dare esiti culturali approssimativi ed errati in seno alle Scienze Umanistiche.
11.Il Metodo delle libere interpretazioni del significato dei Film equiparabile all’invenzione del significato non può formare una base valida per le successive ricerche relative alla configurazione della Storia del Cinema, alla Comparazione tra Film, alla Interdisciplinarietà tra l’Arte Cinematografica e i vari tipi di Arte, alle Estetiche del Cinema, ad altro, ricerche che tutte sono successive alla comprensione della semantica oggettiva dei Film.
12.L’interpretazione del significato oggettivo dei Film secondo il Metodo Spaziale (o Metodo Mascialino) dà ragione della Semantica dei Film, del loro significato in sé sul piano oggettivo e può pertanto fungere da base per comprendere la natura della Settima Arte nelle più varie angolazioni culturali quali la configurazione della Storia del Cinema, la Comparazione tra Film, le Estetiche del Cinema, la Interdisciplinarietà tra i vari tipi di Arte, altro.
13.I punti chiave di ordine generale sopra citati e che valgono per il Cinema, valgono anche per tutte le Arti.
14.Scienze Umanistiche che inventino i significati delle opere artistiche secondo l’estro soggettivo dei ricercatori non solo non hanno valore, ma non sono neanche adatte a rappresentare la cultura nelle società correttamente democratiche.
Rita Mascialino (detta Maddalena)

File:Raffaello, Disputa, dettaglio Dante,Stanza delle Signature, Palazzo Pontificio, Vaticano.jpg. Wikimedia Commons, Immagine di pubblico dominio.
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